Le malattie della pelle rappresentano un argomento di grande rilevanza medica e sociale, poiché coinvolgono persone di tutte le età e condizioni. La pelle, organo più esteso del corpo umano, funge da barriera protettiva contro agenti esterni e svolge un ruolo cruciale nella regolazione della temperatura, nell’equilibrio idrico e nella percezione sensoriale. Tuttavia, proprio perché costantemente esposta a fattori ambientali, allergeni, microrganismi e sostanze chimiche, può essere soggetta a una vasta gamma di patologie. Alcune di queste sono transitorie e facilmente trattabili, altre invece croniche o addirittura potenzialmente gravi, con ripercussioni sulla salute generale e sulla qualità della vita.
Le dermatiti: una famiglia eterogenea di disturbi cutanei
Tra i disturbi più frequenti figurano le dermatiti, un gruppo di condizioni infiammatorie che si manifestano con rossore, prurito, desquamazione e talvolta anche la formazione di vescicole o croste. La dermatite atopica è una patologia cronica molto diffusa soprattutto nei bambini, ma non rara anche negli adulti, spesso associata a una predisposizione genetica alle allergie e a patologie respiratorie come l’asma. Si presenta con pelle secca, arrossata e soggetta a prurito persistente, soprattutto in corrispondenza delle pieghe cutanee come gomiti e ginocchia.
Un’altra variante comune è la dermatite seborroica, che si localizza prevalentemente sul cuoio capelluto (dove si manifesta come forfora), ma può estendersi anche al volto e alla zona del torace. Tale condizione è favorita da una iperattività delle ghiandole sebacee e da una risposta anomala della pelle alla presenza di alcuni microrganismi come il fungo Malassezia.
Frequentissima anche la dermatite da contatto, ossia una reazione infiammatoria dovuta all’esposizione a sostanze irritanti o allergeni comuni nei cosmetici, detersivi e indumenti sintetici, che porta a eritema, prurito intenso e vescicole.
Acne e psoriasi: tra cronicità e impatto sociale
Una delle più note e diffuse malattie cutanee è senza dubbio l’acne, che colpisce fino all’85% degli adolescenti, ma può persistere anche in età adulta. L’acne insorge quando le ghiandole sebacee producono un eccesso di sebo, favorendo la formazione di comedoni (punti neri e bianchi), papule e pustole infiammate, spesso localizzate su viso, schiena e torace. Le cause sono multifattoriali e includono squilibri ormonali, familiarità, stress, uso di cosmetici occludenti e dieta non equilibrata. L’acne può avere importanti ricadute psicologiche e relazionali, richiedendo spesso trattamenti prolungati per prevenire cicatrici permanenti.
Un’altra condizione cronica autoimmune molto prevalente è la psoriasi, caratterizzata dalla comparsa di placche eritematose ricoperte da squame argentee, spesso pruriginose e localizzate su gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e zona lombare. La psoriasi non è contagiosa ma può avere forme di gravità molto variabili, da localizzazioni isolate a interessamento esteso. Nei casi più gravi, può associarsi ad artrite psoriasica, complicanze cardiovascolari e rischio aumentato di sindrome metabolica.
Infezioni cutanee: virus, batteri e funghi all’attacco
Le infezioni della pelle possono essere causate da numerosi agenti patogeni. Le più comuni sono attribuibili a virus, batteri e funghi. Le verruche sono lesioni benigne provocate dal papilloma virus umano e si riscontrano soprattutto nelle mani e nei piedi, specie in età pediatrica e adolescenziale. Le verruche sono trasmesse per contatto diretto o indiretto e, benché nella maggior parte dei casi regrediscano spontaneamente, possono richiedere trattamenti specifici se dolorose o persistenti.
Fra le infezioni batteriche, frequente è l’, soprattutto nei bambini: si tratta di una dermatosi contagiosa causata da stafilococchi o streptococchi che provoca croste giallastre e vescicole, per lo più al volto. Più rare, ma di estrema gravità, sono le infezioni profonde come erisipela e fascite necrotizzante, che possono progredire rapidamente e coinvolgere i tessuti sottocutanei, richiedendo trattamenti tempestivi e talvolta ricovero ospedaliero.
Le micosi cutanee, dovute a vari tipi di funghi (come le tinee), sono altrettanto diffuse, in particolare nelle zone umide della pelle (piedi, pieghe inguinali) e nei soggetti immunodepressi. Atleti e persone che frequentano ambienti umidi pubblici sono particolarmente a rischio.
Tumori cutanei e altre malattie croniche
L’incidenza dei tumori della pelle è in costante crescita e rappresenta una delle emergenze dermatologiche più sentite. Il melanoma spicca come tumore cutaneo più pericoloso per la sua capacità di metastatizzare precocemente; si sviluppa da cellule chiamate melanociti, spesso a partire da un nevo preesistente che cambia colore, forma o dimensione.
I carcinomi basocellulari e spinocellulari sono invece tumori epiteliali molto frequenti, soprattutto nelle persone con pelli chiare, che hanno avuto un’intensa esposizione al sole nel corso della vita. Pur avendo minore aggressività rispetto al melanoma, possono espandersi localmente e causare danni rilevanti se trascurati, rendendo fondamentale la diagnosi precoce e il trattamento chirurgico.
Altre condizioni croniche molto diffuse comprendono:
- Vitiligine: perdita delle cellule produttrici di melanina, che determina chiazze cutanee bianche spesso simmetriche.
- Alopecia areata: perdita di capelli a chiazze, dovuta a un attacco autoimmune sui follicoli piliferi.
- Orticaria: fenomeno allergico caratterizzato da pomfi e intenso prurito, spesso recidivante.
Da ricordare, infine, che molte condizioni apparentemente banali come prurito persistente, arrossamenti o eritemi possono essere il primo segnale di disturbi più complessi, metabolici o sistemici, e vanno quindi sempre valutate da uno specialista qualora persistano o si aggravino.
Fattori di rischio e prevenzione
Diversi i fattori che favoriscono l’insorgenza delle principali malattie cutanee. Fra questi, per le patologie infiammatorie e autoimmuni, giocano un ruolo importante la predisposizione genetica, la risposta immunitaria individuale e l’esposizione a stress e inquinanti. Per le infezioni, invece, entrano in gioco l’igiene personale, la frequentazione di ambienti affollati e umidi, così come traumatismi minimi sulla pelle.
L’esposizione solare non controllata è principale fattore di rischio per i tumori cutanei, specie nei soggetti con carnagione chiara, storia familiare di melanoma o numerosi nei.
Come riconoscere e affrontare le malattie della pelle
Il riconoscimento tempestivo dei segni d’allarme, come variazioni rapide nell’aspetto di un neo, la comparsa di lesioni pruriginose o dolorose, chiazze squamose persistenti o la caduta improvvisa dei capelli, permette spesso di intervenire precocemente, prevenendo complicanze anche gravi. I trattamenti variano largamente in base alla causa e possono includere terapie topiche (creme, unguenti), farmaci sistemici, fototerapia o, per lesioni tumorali, interventi chirurgici specifici.
La salute della pelle si mantiene anche adottando buone abitudini: utilizzare detergenti delicati, idratare quotidianamente, evitare l’esposizione eccessiva al sole, preferire indumenti in fibre naturali e sottoporsi a controlli dermatologici regolari.
In sintesi, sebbene molte malattie cutanee siano prevenibili o trattabili con successo, è essenziale non sottovalutare l’importanza di una diagnosi tempestiva e affidarsi sempre ai consigli di un dermatologo qualificato.