Tappi di cerume e prurito? Ecco l’errore che fai sempre quando ti pulisci le orecchie

La presenza di tappi di cerume accompagna spesso un intenso prurito alle orecchie, provocando disagio e la tentazione di intervenire con continui tentativi di pulizia. In realtà, molte delle manovre comunemente adottate peggiorano il problema, favorendo non solo la formazione dei tappi ma anche infezioni e danni all’orecchio. Capire il perché e imparare le corrette abitudini è fondamentale per prevenire complicazioni.

Cos’è il cerume e perché si formano i tappi

Il cerume è una sostanza naturale prodotta dalle ghiandole del condotto uditivo. La sua funzione principale è difendere l’orecchio contro polvere, batteri e altre impurità, oltre a mantenere lubrificata e protetta la cute del condotto. Contrariamente a quanto si crede, il cerume rappresenta un meccanismo di autodifesa della salute auricolare, non una sostanza da eliminare completamente.

La formazione del tappo avviene quando il normale processo di migrazione verso l’esterno viene ostacolato o quando la produzione di cerume risulta eccessiva. Tra le cause più comuni rientrano fattori anatomici – ad esempio un condotto uditivo particolarmente stretto – predisposizioni come la dermatite, l’uso abituale di auricolari o tappi per le orecchie e soprattutto le manovre di igiene scorrette, prima tra tutte l’impiego dei cotton fioc.

Sintomi che suggeriscono la presenza di un tappo di cerume:

  • Sensazione di orecchio chiuso o pieno
  • Calo dell’udito
  • Prurito insistente
  • Possibili ronzii o acufeni
  • Otalgia (dolore) nei casi più avanzati
  • Il prurito: meccanismi e segnali d’allarme

    La comparsa di prurito alle orecchie è spesso uno dei primi segnali della presenza di cerume in eccesso. Il cerume accumulato può irritare il rivestimento interno del condotto, richiamando l’attenzione con una fastidiosa sensazione di solletico e la tentazione continua di grattare o manipolare l’orecchio.

    Mentre un lieve prurito può essere fisiologico, soprattutto in chi soffre di pelle secca o dermatite, è importante non sottovalutare un prurito persistente. Se accompagnato da dolore, secrezione maleodorante o perdita dell’udito, potrebbe infatti segnalare la presenza di una infezione (come un’otite esterna). In questi casi è necessario consultare uno specialista.

    L’errore più comune: i cotton fioc e le manovre pericolose

    L’errore più diffuso – e dannoso – riguarda l’utilizzo dei cotton fioc all’interno del canale uditivo. Questa abitudine, fortemente radicata per motivi igienici ed estetici, non solo non aiuta a rimuovere il cerume ma, al contrario, lo spinge ancora più in profondità, facilitando la formazione di tappi compatti adesi al timpano.

    L’impiego di oggetti appuntiti (come forcine, stuzzicadenti o chiavi) rappresenta un rischio ancora maggiore: si possono creare ferite, abrasioni, fino a perforazioni del timpano, con danni permanenti alle strutture uditive. Anche le candele auricolari, promosse da qualche corrente pseudoscientifica, sono fortemente sconsigliate: il calore rischia di sciogliere il cerume facendolo colare verso il timpano e aumentando il rischio di ustioni.

    Altri errori frequenti da evitare:

  • Utilizzo di prodotti sciogli-cerume fai da te senza controllo specialistico, soprattutto se il tappo è molto duro o voluminoso.
  • Eccessiva frequenza nella pulizia: una pulizia troppo energica o ripetuta altera il film protettivo, favorendo irritazioni, otiti e maggiore produzione di cerume.
  • Come prevenire prurito e formazione di tappi

    Per mantenere le orecchie sane è fondamentale ridimensionare le proprie abitudini igieniche, affidandosi a comportamenti corretti:

  • Lava solo la parte esterna dell’orecchio (padiglione), evitando qualsiasi inserimento nel condotto uditivo.
  • Asciuga bene le orecchie dopo la doccia o il nuoto, senza utilizzare bastoncini ma una salvietta morbida.
  • Evita di usare frequentemente auricolari e tappi, specialmente se tendi alla formazione di tappi di cerume.
  • Non tentare rimozioni “fai da te” se avverti orecchio tappato, calo dell’udito, forte prurito o perdita di sangue: solo il medico può intervenire in sicurezza utilizzando microaspirazione, lavaggio o strumenti dedicati.
  • In caso di sintomi ricorrenti, valuta una visita specialistica, specialmente se usi apparecchi acustici, hai condotto uditivo stretto o soffri di dermatite cronica.
  • La corretta igiene auricolare

    Seguendo alcune semplici regole si può favorire il naturale processo di auto-pulizia dell’orecchio:

  • Lascia che le secrezioni si spostino autonomamente verso l’esterno, dove potranno essere rimosse con acqua tiepida e asciugatura delicata quotidiana.
  • Se hai una predisposizione a prurito e tappi, riduci stress e ansia che possono aumentare la secrezione delle ghiandole.
  • L’orecchio, infatti, possiede cellule ciliate nella parte più esterna del condotto che aiutano a trasportare il cerume verso l’uscita, dove viene spontaneamente eliminato dal corpo.

    Quando rivolgersi al medico otorinolaringoiatra

    Se hai sintomatologia persistente, evita qualsiasi rimedio casalingo e rivolgiti a uno specialista che potrà valutare la situazione con mezzi adeguati e trattare il tappo senza causare traumi. Il medico potrà eseguire una rimozione manuale in ambulatorio, spesso in modo indolore e risolutivo.

    La tentazione di “grattarsi” le orecchie con oggetti di fortuna o cotton fioc, oltre a peggiorare il prurito, trasforma una semplice sensazione fastidiosa in un problema potenzialmente serio. Scegli, quindi, di affidarti all’autopulizia naturale dell’orecchio e, nei casi di persistenza, a cure specializzate.

    In conclusione, il prurito alle orecchie e la formazione di tappi di cerume sono spesso correlati a cattive pratiche di pulizia. La prevenzione più efficace consiste nell’evitare tutte le manovre rischiose, mantenere una corretta igiene esterna e non intervenire mai in profondità nel condotto. Solo così si può proteggere a lungo la salute e la funzionalità delle proprie orecchie.

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