Attenzione al vento forte: ecco quando può ribaltare anche un’auto

Guidare in presenza di vento forte rappresenta una delle condizioni atmosferiche più insidiose per la sicurezza stradale. Spesso sottovalutato rispetto a pioggia o neve, il vento può in realtà mettere seriamente a rischio la stabilità anche di un’automobile, soprattutto se si verificano raffiche improvvise o particolarmente intense. Una corretta consapevolezza dei rischi e dei comportamenti da adottare è fondamentale per evitare incidenti o situazioni di pericolo.

Come e quando il vento può ribaltare un’auto

Il rischio che il vento possa arrivare a ribaltare un’automobile è reale ma dipende da diversi fattori combinati: l’intensità della raffica, la tipologia di veicolo e le condizioni dinamiche al momento dell’evento. Gli studi rilevano che raffiche di vento superiore ai 60 km/h sono sufficienti per mettere seriamente in crisi la stabilità di veicoli leggeri e di mezzi a due ruote, fino ad arrivare nei casi più estremi al loro ribaltamento, specialmente se la vettura è in movimento e se il vento colpisce lateralmente con forza. In questa situazione, bersagli prediletti del vento sono soprattutto auto di ridotto peso, modelli con un baricentro alto (come SUV, furgoni o camper), e vetture che trasportano carichi voluminosi (ad esempio box sul tetto o oggetti sporgenti), perché offrono una maggiore superficie alla pressione del vento e, di conseguenza, subiscono spinte trasversali più intense.

Un ruolo importante è giocato anche dalla velocità dell’auto: maggiore è la velocità di marcia, più l’automobile diventa vulnerabile alle forze laterali e più difficile sarà riuscire a ristabilire rapidamente la corretta traiettoria in caso di improvviso spostamento. In condizioni di vento molto forte, addirittura la pressione esercitata sulla fiancata può far “sollevare” lateralmente il veicolo in casi estremi oppure capovolgerlo se il vento proviene da sotto durante una manovra come il sorpasso di un mezzo pesante o l’uscita improvvisa da una zona riparata come un tunnel.

Veicoli più a rischio e situazioni critiche

Alcuni veicoli risultano particolarmente esposti al pericolo:

  • Auto leggere e compatte: il minor peso le rende più facilmente spostabili dalle raffiche violente.
  • Veicoli alti come SUV, furgoni, camper e roulotte, ma anche auto con carichi sul tetto, sono penalizzati dalla maggiore superficie esposta e dal baricentro più elevato.
  • Mezzi telonati o a cassone: superficie laterale ampia e leggera struttura possono favorire il ribaltamento.
  • Motocicli e biciclette: sono le categorie più fragili in assoluto, con le due ruote che rischiano facilmente la perdita di equilibrio o la caduta accidentale.

Alcune situazioni amplificano la pericolosità del vento:

  • Sorpassi: Quando si supera un altro veicolo (soprattutto mezzi pesanti), si passa improvvisamente da una zona ‘in ombra’ dal vento a una totalmente esposta. In questi casi, in pochi attimi può arrivare una raffica laterale violenta.
  • Uscita da gallerie o barriere naturali: All’improvviso si passa da condizioni di calma a raffiche frontali o laterali molto forti.
  • Attraversamento di ponti o viadotti: La presenza di spazi aperti e assenza di protezioni laterali espone i veicoli alle folate potenti provenienti in particolare dai fianchi.
  • Boschi e strade alberate: Non solo per l’effetto “schermo” che può improvvisamente mancare, ma anche per il pericolo di caduta rami o alberi su strada.

Comportamenti da adottare durante la guida con vento forte

Quando ci si trova al volante e si avverte la presenza di vento teso o raffiche improvvise, è essenziale adottare alcune precauzioni fondamentali per evitare incidenti e mantenere il controllo del veicolo. Ecco le principali:

  • Ridurre la velocità: guidare più lentamente consente di avere più tempo per reagire e controsterzare in caso di improvvise deviazioni della traiettoria provocate dal vento.
  • Afferrare saldamente il volante: una presa decisa permette di compensare eventuali spinte laterali e correggere tempestivamente gli spostamenti.
  • Mantenere le distanze di sicurezza maggiorate: il rischio di frenate improvvise o ostacoli trasportati dal vento sulla carreggiata (rami, fogliame, detriti urbani) impone maggiore attenzione.
  • Essere pronti a controsterzare: in caso di raffica laterale occorre controsterzare in modo controllato, evitando movimenti bruschi che potrebbero far perdere il controllo del mezzo.
  • Verificare la tenuta dei carichi e degli accessori: box, portapacchi e oggetti leggeri fissati sul tetto devono essere ben assicurati per evitare che il vento li strappi via o ne amplifichi la resistenza.
  • Controllare la segnaletica stradale: in presenza di segnali che avvisano vento forte, è necessario adeguare subito lo stile di guida e prepararsi a manovre tempestive.
  • Prestare attenzione durante i sorpassi: sorpassando camion e bus si passa in zone riparate ed esposte in pochi metri, è quindi necessario aumentare la prudenza.

Effetti secondari e rischi collaterali dovuti al vento

La pericolosità del vento non si limita esclusivamente al rischio di ribaltamento. Esistono numerosi altri effetti indiretti che possono compromettere la sicurezza:

  • Alterazione della traiettoria: anche se non si arriva al ribaltamento, il vento può spostare lateralmente il veicolo, costringendo a continue correzioni di direzione e rischiando il coinvolgimento in sbandate o collisioni con altri mezzi.
  • Ostacoli improvvisi: raffiche intense possono sollevare e lanciare oggetti sulla carreggiata, dai rami agli arredi urbani fino a segnaletica mobile o detriti, rappresentando un serio pericolo sia per chi guida sia per gli altri utenti della strada.
  • Caduta di alberi: spesso sottovalutata, la forza del vento può spezzare rami o abbattere alberi interi, che possono arrivare a colpire i mezzi in transito o bloccare completamente alcune arterie stradali.
  • Riduzione della visibilità: polvere, fogliame, cartelli o altri materiali trasportati dalle raffiche possono oscurare all’improvviso la visuale del conducente, complicando la lettura della strada e la percezione dei pericoli.

Approfondimento tecnico: la pressione del vento e il ribaltamento dei veicoli

Dal punto di vista fisico il vento esercita una pressione sull’auto direttamente proporzionale alla superficie esposta e al quadrato della velocità del vento. Un vento laterale superiore a 80-100 km/h può sviluppare sulle fiancate delle auto leggere una forza sufficiente a metterle “di traverso”, specie se la vettura viaggia già velocemente e quindi diminuisce l’aderenza degli pneumatici sull’asfalto. Questa dinamica viene simulata nei test di omologazione dei veicoli più esposti, come i furgoni e gli autobus. La dinamica del veicolo diventa quindi un fattore chiave: il peso, il baricentro, il carico e la superficie laterale sono determinanti per resistere o meno alle pressioni laterali estreme.

Conclusioni e raccomandazioni pratiche

Il vento forte rappresenta un pericolo sottovalutato che, in presenza di raffiche superiori anche solo a 60 km/h, può arrivare a ribaltare auto leggere, mentre i mezzi pesanti, pur meno a rischio di capovolgimento, possono perdere la traiettoria andando a invadere le corsie opposte. La prudenza, il rispetto della segnaletica, la riduzione della velocità e la massima attenzione nei tratti esposti sono gli strumenti essenziali per scongiurare gravi incidenti.

La consapevolezza dei rischi legati al vento forte e l’adozione di comportamenti corretti possono fare la differenza tra un viaggio regolare e una situazione di emergenza. In ogni caso, quando il vento raggiunge livelli di allerta per la sicurezza, la scelta migliore resta quella di rimandare gli spostamenti, evitando di mettersi alla guida e salvaguardando sé stessi e gli altri utenti della strada.

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