Quanto vinci davvero se fai 6 al SuperEnalotto? Ecco la cifra esatta che non ti dicono

Se realizzi il fatidico 6 al SuperEnalotto, conquisti l’intero jackpot in palio, ovvero la cifra record accumulata fino a quel momento grazie alle giocate di milioni di partecipanti. Questa somma cambia ad ogni estrazione, poiché aumenta finché qualcuno non la vince; negli ultimi anni i montepremi centrati hanno spesso superato gli 80 milioni di euro, arrivando talvolta a sfondare la soglia dei 100 milioni. Per esempio, il primo 6 del 2025 a Roma ha garantito una vincita di 88,2 milioni di euro con una giocata da appena 3 euro, mentre a Napoli nel 2024 il jackpot centrato ha superato i 101 milioni di euro.

Come funziona il calcolo del montepremi?

Il jackpot che si ottiene centrando 6 numeri viene determinato da diverse variabili. La cifra totale dipende dal volume di giocate effettuate tra un’estrazione e la successiva vincita del premio massimo. A ogni giocata, una parte del totale incassato si aggiunge al montepremi destinato proprio ai realizzatori del “6”. Questo processo si ripete ad ogni estrazione se nessuno indovina tutti i numeri, facendo crescere la somma in palio in maniera potenzialmente esponenziale.

Il regolamento del SuperEnalotto prevede che almeno il 34,65% delle giocate finisca effettivamente nel montepremi dei vincitori. Di questa percentuale, circa il 17,4% viene riservato al jackpot della combinazione di sei numeri vincenti, la cosiddetta “sestina”. L’importo che puoi portarti a casa, quindi, è legato all’ammontare totale delle giocate accumulate nel periodo in cui il “6” manca, talvolta anche per molti mesi.

Quanto incassi davvero dopo le tasse?

Molti si chiedono quale sia la cifra reale che finisce sul conto corrente del fortunato vincitore, cioè quanto si vince davvero dopo aver centrato il 6. Qui entra in gioco la tassazione delle vincite, che in Italia si applica dal 2012 sui premi superiori a 500 euro. Per il SuperEnalotto, la quota da corrispondere al fisco è del 20% sulla parte eccedente i 500 euro della vincita.

Facciamo un esempio pratico concreto: se il jackpot vinto è di 88.200.000 euro (come successo a Roma nel 2025), la tassazione si applica soltanto su 88.199.500 euro. Il calcolo è il seguente:

  • Quota non tassata: 500 euro (rimane interamente al vincitore).
  • Quota tassata: 88.199.500 euro × 20% = 17.639.900 euro.
  • Somma effettiva incassata: 88.200.000 – 17.639.900 = 70.560.100 euro.

La cifra effettiva che il vincitore riceve in banca, dunque, è minore di quella annunciata nelle estrazioni e sui media. Questa differenza non viene sempre comunicata in modo chiaro, generando spesso un po’ di sorpresa quando si arriva al pagamento.

Altri aspetti da considerare sulla vincita

Realizzare il “6” al SuperEnalotto è un evento estremamente raro: la probabilità di indovinare tutti i numeri giocando una sola combinazione è di 1 su 622.614.630. Questa difficoltà è uno dei motivi per cui il jackpot può crescere ad oltranza e raggiungere importi stellari.

Un aspetto poco noto è che l’erogazione della vincita avviene tramite una procedura precisa:

  • Il premio non viene versato subito in contanti, ma soltanto dopo una verifica e accertamento dell’identità del vincitore.
  • Il fortunato ha a disposizione 90 giorni dalla pubblicazione dei risultati per reclamare la vincita.
  • Le vincite elevate vengono corrisposte tramite bonifico bancario, direttamente sul conto intestato al vincitore (o ai vincitori, in caso di sistema e quote ripartite fra più persone).
  • È sempre l’organizzatore ad occuparsi di far pervenire la notifica all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che vigila sul rispetto delle regole e sull’adeguato versamento delle tasse dovute allo Stato.

Un’altra particolarità riguarda la riservatezza: la legge italiana tutela fortemente l’anonimato dei giocatori. I dettagli sulle estrazioni e sulle vincite restano riservati oppure sono diffusi pubblicamente solo con il consenso esplicito degli interessati.

Il gioco Superstar e l’impatto sulle vincite

Quando si sceglie di aggiungere l’opzione SuperStar (che comporta un piccolo sovrapprezzo sulla giocata standard), è possibile incrementare notevolmente il valore dei premi in caso di combinazione vincente. Vincendo il 6 più SuperStar, per esempio, il jackpot viene maggiorato di 2 milioni di euro netti, aggiunti alla somma del 6 ordinario. La probabilità di combinare le due imprese rimane comunque bassissima, ma le ricompense possono arrivare a cifre davvero eccezionali.

La stessa logica vale per le vincite nelle altre categorie di premi, come il 5+1: con il SuperStar, si vincono bonus che rendono la somma finale ancora più consistente, pur subendo anch’essi la detrazione fiscale prevista per i premi superiori ai 500 euro.

Le altre categorie di vincita e le quote medie

Oltre al jackpot del 6, il SuperEnalotto offre cinque altre categorie di premi, legate al numero di numeri indovinati:

  • 5+1 (cinque numeri più il Jolly): quota media attesa circa 620.000 euro.
  • 5: quota media circa 32.000 euro.
  • 4: circa 300 euro.
  • 3: circa 25 euro.
  • 2: circa 5 euro.

Anche per queste categorie, sui premi superiori ai 500 euro si applica il prelievo fiscale del 20%.

Va infine ricordato che il SuperEnalotto rappresenta un tipico esempio di gioco d’azzardo regolamentato secondo le normative statali italiane. Il funzionamento e l’assegnazione delle vincite sono soggetti alle disposizioni del sistema dei Monopoli di Stato, che garantisce imparzialità, sicurezza nel pagamento dei premi e trasparenza sull’assegnazione degli stessi.

In conclusione, il “6” al SuperEnalotto regala sì una somma multimilionaria, ma la cifra effettiva che si incassa è sempre il risultato della somma vinta meno la tassa del 20% sull’importo eccedente i 500 euro. L’importo varia da concorso a concorso in base agli incassi cumulativi e ai mesi di accumulo: solo dopo l’applicazione della tassa statale si può conoscere la reale entità della vincita che non sempre viene subito comunicata nei dettagli ai giocatori e al grande pubblico.

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