Nel corso del 2025 entra in vigore una revisione importante dei criteri per la determinazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), con l’obiettivo di rendere più equo l’accesso alle agevolazioni sociali e ai benefit fiscali. Le nuove direttive rappresentano un punto di svolta per milioni di famiglie italiane e, in particolare, per pensionati, nuclei con figli a carico, persone disabili e chi vive in affitto. Le modifiche sono state formalizzate con il DPCM del 14 gennaio 2025 e l’entrata in vigore effettiva è fissata dal 5 marzo 2025, con alcuni dettagli operativi a partire da aprile.
Principali cambiamenti nel calcolo ISEE 2025
La novità di maggiore impatto riguarda l’esenzione parziale di alcune tipologie di patrimonio mobiliare dal calcolo dell’ISEE. Dal 2025, fino a un massimo di 50.000 euro, non saranno più considerati:
- Buoni del Tesoro Poliennali (BTP)
- Buoni fruttiferi postali (anche se trasferiti allo Stato)
- Libretti di risparmio postale garantiti dallo Stato
Questa esclusione nasce dalla volontà di non penalizzare i piccoli risparmiatori e di proteggere una forma di accantonamento prudente che molte famiglie e pensionati utilizzano per garantire stabilità finanziaria. In pratica, il nuovo criterio abbassa sensibilmente l’ISEE per molti nuclei familiari, allargando la possibilità di accesso a prestazioni sociali come bonus, esenzioni e servizi pubblici a condizioni agevolate.
Esenzioni e detrazioni sul reddito per famiglie e disabili
Un aspetto centrale della riforma riguarda le modifiche alla componente reddituale utilizzata nell’ISEE. Si prevede:
- l’esclusione dei trattamenti legati a disabilità, per evitare di considerare, tra le risorse disponibili, somme destinate al sostegno delle condizioni di fragilità;
- una detrazione minima di 7.000 euro per chi è in affitto, ulteriore incremento di 500 euro per ogni figlio successivo al secondo.
Per esempio, una famiglia che paga un canone di locazione registrato e ha tre figli, otterrà una detrazione totale di 7.500 euro, riducendo così il reddito utile per il calcolo dell’indicatore. La misura favorisce in particolare i nuclei numerosi e coloro che affrontano difficoltà nel mercato abitativo.
Vantaggi per famiglie con disabili
- L’esclusione dei trattamenti indennitari connessi alla disabilità risponde a una logica di equità: questi importi sono riconosciuti per spese straordinarie e non costituiscono un reale incremento della capacità di spesa.
- Aumentano così le possibilità di accesso a prestazioni dedicate all’assistenza e all’inclusione sociale.
Effetti per pensionati e categorie vulnerabili
I pensionati con redditi modesti figurano tra i principali beneficiari delle nuove modalità ISEE, specialmente per l’esclusione fino a 50.000 euro di risparmio in strumenti sicuri e per la maggiore tutela della componente reddituale. Chi percepisce pensioni minime potrà accedere più facilmente a:
- Agevolazioni sanitarie
- Tariffe ridotte per servizi pubblici
- Bonus energia e altre misure di sostegno sociale
Per queste fasce fragili la riforma rappresenta una barriera contro l’esclusione sociale, ricalibrando l’ISEE in funzione della reale ricchezza e non penalizzando chi si affida agli strumenti di risparmio garantito come unico strumento di sicurezza finanziaria.
Nuovi criteri per famiglie con figli e studenti
La revisione dell’ISEE 2025 dedica ulteriore attenzione alle famiglie con figli minori o studenti fino a 26 anni, come risposta al crescente fabbisogno di welfare scolastico e sostegno economico alle giovani generazioni. Da quest’anno:
- Gli aiuti per la scuola e le borse di studio sono più facilmente raggiungibili, grazie all’allargamento della platea e alla rivalutazione accurata dei contributi per l’istruzione.
- Saranno necessari controlli documentali più stringenti: tutti i contributi ricevuti (ad esempio, sostegni per libri o trasporto) devono essere dichiarati in modo dettagliato, evitando omissioni che possono influire negativamente sull’esito della domanda.
- L’ISEE universitario si conferma imprescindibile per la riduzione delle tasse, l’accesso agli alloggi ed altri servizi.
Queste misure permettono alla pubblica amministrazione una fotografia più precisa della reale situazione economica di ogni nucleo e contrastano fenomeni di elusione.
Nuclei in affitto: quali vantaggi?
Chi risiede in abitazioni in affitto (con contratto regolarmente registrato) vede rafforzata la propria posizione grazie alla deduzione forfettaria sul canone e alle maggiorazioni per figli a carico. Il nuovo meccanismo:
- Riduce in modo concreto il reddito considerato ai fini ISEE, permettendo a più famiglie di rientrare nelle soglie per bonus e contributi.
- Contribuisce a ridurre la disparità tra famiglie proprietarie e famiglie in locazione.
- Facilita l’accesso a contributi per l’affitto, bonus bollette, sconti sui servizi e mensa scolastica.
Grazie a questa attenzione, molte famiglie che rischiavano di essere penalizzate dalla propria scelta abitativa potranno superare ostacoli economici senza rinunciare alla dignità di un alloggio adeguato.
Adempimenti e documentazione richiesta
- Sarà necessario presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata, con particolare precisione e attenzione per le nuove voci di esclusione e detrazione.
- Chi riceve trattamenti assistenziali o fa affidamento su forme di risparmio tutelate dallo Stato dovrà evidenziare tali somme separatamente dal resto del patrimonio.
- Le famiglie con figli o studenti universitari dovranno raccogliere tutta la documentazione relativa a borse, agevolazioni e contributi specifici.
Impatto sociale ed equità
Le correzioni introdotte all’ISEE 2025 puntano a una maggiore equità nel sistema di valutazione della situazione economica delle famiglie italiane. Sgravando i risparmi in strumenti tutelati e riducendo il peso di redditi non strutturali o destinati a spese obbligate, si intende restituire un accesso più giusto a:
- Bonus bebè e bonus scuola
- Contributi per l’affitto
- Agevolazioni energetiche e tariffarie
- Supporto agli studenti universitari
- Prestazioni per disabilità e fragilità sociale
L’accresciuto livello di dettaglio richiesto nelle dichiarazioni consentirà un contrasto più efficace alle situazioni di sottodichiarazione, ma rende fondamentale per cittadini e CAF una particolare attenzione nella raccolta e nella presentazione della documentazione.
Il quadro normativo rinnovato accompagna una sempre più accurata attenzione al principio di sussidiarietà e al bisogno di risposte alle fasce vulnerabili della popolazione, combinando trasparenza amministrativa e flessibilità nella valutazione delle situazioni concrete. Le famiglie, i pensionati e i giovani studenti sono chiamati a informarsi adeguatamente sulle opportunità e sugli obblighi, consapevoli del fatto che questi cambiamenti possono rappresentare il passaggio fondamentale per accedere a un ventaglio più ampio di politiche di sostegno e inclusione sociale.