Odisseo luminoso si lavava nel fiume / dal sale che il dorso e le spalle larghe copriva, / e dalla testa toglieva lo sporco del mare instancabile. / Come fu tutto lavato, unto d’olio abbondante, / vestì le vesti che gli donò la giovane vergine; / e Atena, la figlia di Zeus, venne a renderlo / più grande e robusto a vedersi.
[Odissea, Libro VI]
Chiudere gli occhi. Staccare il pensiero. Rallentare il tempo. Ascoltare il silenzio. E percepire il mosaico di aromi di un extravergine straordinario come Elèe, sia nella sua versione più delicata e leggera sia in quella più intensa e complessa.
Sarà come intraprendere un viaggio spirituale, iniziare un volo interiore e affacciarsi allo stato primario della percezione purificati dagli stereotipi e dalle frasi fatte. Allora avvertiremo l’aroma del vento, le sue dita invisibili giocare tra i profumi di brughiera, tra i colpi di luci e gli occhi d’ombra degli uliveti, ascolteremo il calore del sole esalare tremulo dalla terra arsa, sentiremo, ancora a occhi chiusi, il profumo lontano di un mare dall’azzurro accecante e poi, allontanandoci dal Golfo, ci addentreremo più verso le montagne, dove gli uliveti sprigionano la loro forza ed eleganza da dove proviene questo tesoro..
Sarà un brivido. Un’esperienza unica. Ascolteremo le voci antiche del Peloponneso, reminiscenze mitologiche, ombre delle divinità dell’Olimpo greco, tracce di una storia dalle radici profonde e lontane. Perché questo non è un olio comune. Ora possiamo riaprire gli occhi ed essere consapevoli di quanto questo tesoro d’oro fuso possa portare sulle nostre tavole qualcosa di più di un olio, ma riesca a entrare in scena con la potenza della storia, con il fascino della poesia antica, con l’intensità di un prodotto di natura veramente unico. Perché di questo prodotto si potrebbe, come si fa in questi casi, enunciare un elenco di percezioni scorporando i vari sapori, redigere un’analisi aderente ai vari componenti di gusto, farne, in altre parole, l’anatomia. Ma noi preferiamo lasciare che Elèe scardini l’ordine asettico precostituito, che apra le porte all’immaginario, che vi permetta di seguire la dirompenza delle associazioni libere più che non la sequenzialità di un arido elenco di percetti. Così, crediamo, si debba fare con i capolavori. E quest’olio lo è…
Varietà precoce di olive Koroneiki, un extravergine monovarietale tipico del territorio della Messinia, regione molto fertile a sud del Peloponneso. Prima selezione, Premium e Non filtrato: un viaggio in tre tappe, dalle note fruttate e piccanti della Prima selezione, passando ai sentori più intensi del Premium per arrivare al pastoso ed avvolgente Non filtrato.
Qualche idea per esaltare i vostri oli e i vostri piatti?
Prima Selezione: pinzimonio; orata al forno con verdure croccanti; insalata di spinacino con feta, fichi e mandorle tostate; focaccia con olive nere; a filo sul gelato fiordilatte e granella di pistacchio.
Premium: insalata di fagioli cannellini, tonno fresco, cipolle rosse e vinaigrette con Premium, miele e balsamico; pasta integrale con pesce spada fresco e grattugiata di lime; polpo alla piastra con aromi e contorno di riso thai bianco.
Non filtrato: caprese con burrata e basilico fresco; pesto di rucola (rucola, mandorle, Non filtrato, sale, pepe rosa, una grattugiata di scorza di limone); spiedini di vitello con salsa guacamole (avocado, Non filtrato, lime, paprica); hummus.
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