Nell’antica Grecia, un potere straordinario di creazione era quello assegnato a Hermes generatore di anime alate. Conosciuto e diffuso presso gli Aztechi secondo i quali veniva associato al fuoco e al sole, il mito dell’anima-farfalla è legato alla leggerezza, alla rigenerazione, alla creazione e quindi al farsi della vita stessa. Descritta anche da Omero nell’Odissea, la scena di Hermes o Ermete vede il dio che infonde vita, trasmette forza vitale al gesto e quindi crea.
A questa energia vitale dell’eterno ritorno, portatore di felicità e di rinnovamento – e quindi anche di resurrezione, che si rinnova ciclicamente ogni anno- erano dedicate le feste chelidonie, celebrazioni che si svolgevano a Rodi ed erano dedicate alla primavera e in particolare alla rondine (la kelidon), simbolo dell’anima che rinasce a nuova vita. Furono poi gli alchimisti a trascrivere la parola greca kelidon con un’etimologia simbolica in Coeli donum, dono del cielo, con cui sarebbe poi stata denominata la chelidonia, ossia l’erba che le rondini cercano per ridare la vista ai propri rondinini e ridar loro la luce, ovvero la vita. Inoltre, per queste celebrazioni, le fanciulle venivano agghindate con intrecci di Zagara, i fiori di agrumi simboli supremi di primavera.
L’arte greca è tutta imbevuta di questa magia, della straordinaria capacità di trasformare le cose, che noi oggi viviamo come energia archetipica nel trasmettere creatività e dunque vita a ciò che facciamo. Dedichiamo quindi un dolce, che per sua natura è un cibo per l’anima, alla grande tradizione mitologica greca e a tutto il suo meraviglioso immaginario.
L’Italia incontra… è un progetto che fa dell’incontro il punto di partenza e di forza. Partendo dal concetto di piccolo produttore e di eccellenza gastronomica, iniziamo oggi un viaggio che ci porta a conoscere le bellezze e le bontà più nascoste, nazionali e non. È un progetto che parte dall’Italia e che propone ricette in cui elementi del nostro Paese si intrecciano con particolarità di altri, dove il racconto dei produttori e del prodotto è sacro, perché non siamo nulla se non raccontiamo. Ma non siamo nulla anche se non condividiamo… E allora via libera a ricette nuove, mai fatte prima, un po’ italiane un po’ straniere, unite dal filo comune della bontà e della bellezza. Che poi, se ci pensiamo bene, sono sinonimi, perché entrambe affondano le radici nei nostri archetipi più profondi e nei nostro bisogni più reali: parlare di chi siamo, di dove viviamo, di chi abbiamo intorno, ed elevare particolarità e lavoro artigianale a veri e propri “doni del cielo”…
L’ITALIA INCONTRA LA GRECIA
Una serie di incontri avuti e di piatti assaggiati nei mesi passati mi hanno fatto scegliere come primo Paese la GRECIA. Troverete quindi una serie di articoli dedicati alle meraviglie del mondo ellenico, ci perderemo insieme nel blu e nel bianco, ma anche nel candito dei mandarini e in bocconcini di feta al cartoccio. Raccoglieremo insieme fichi e berremo distillati a base di resina, e lo faremo davanti ai templi o contemplando spiagge di una eleganza senza tempo.
TORTA CAPRESE ALL’EXTRAVERGINE PUGLIESE, MARMELLATA DI MANDARINO DI CHIOS E ARANCE CARAMELLATE AL TIMO GRECO
La prima ricetta mette insieme due gemme: l’extravergine fruttato pugliese, prodotto sapientemente ad Andria dall’Azienda GUGLIELMI, familiare, innamorata della propria terra, rispettosa della tradizione e lanciata verso il futuro; una marmellata di mandarini prodotta da CITRUS, giovane e appassionata azienda che punta alla valorizzazione delle tipicità dell’isola di Chios, perla dell’Egeo.
Risultato? Una torta caprese che è poesia, bellezza, bontà e gusto allo stato puro! Servita su piatti italiani in melamina che, però, ci portano in Grecia: non a caso la collezione di Emporio Zani si chiama Santorini!
KALI OREXI!
Ingredienti per uno stampo di 22 cm di diametro
Per la torta: 150 g di farina; 80 g di granella di mandorle; 30 g di fecola di patate; 50 g di cioccolato bianco; 3 cucchiai di marmellata di mandarini Citrus; la scorza di un limone; 80 g di yogurt bianco; 50 g di zucchero a velo; 1 bustina di lievito per dolci; 30 ml di extravergine Fruttato Guglielmi; un pizzico di sale.
Per le arance: 1 arancia; 100 g di zucchero di canna; foglie di timo greco (un’aromatica il cui sapore ricorda la menta).
Preparazione
Ricetta di Chiara Caprettini
Scrittrice e foodblogger di Torino, appassionata di culture nordiche antiche. Nordfoodovestest è il foodblog dei piccoli produttori e della cucina letteraria.
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